Vuoi scoprire i segreti che si nascondono dietro ai successi dei grandi atleti?
Per rispondere alla domanda, abbiamo un termine: PPG. É l’acronimo di photopletismografia. Si tratta di una valutazione fatta tramite un’apparecchiatura a onde elettriche che rileva l’incidenza e azione del sistema nervoso autonomo su tutto il nostro metabolismo.
Il sistema nervoso autonomo è infatti la centralina di controllo del nostro organismo ed esattamente come la centralina di una macchina, se va in tilt una parte, blocca la funzione di tutti i meccanismi ad esso correlati. Così pure, se va in tilt un pezzo del nostro sistema, si blocca o rallenta tutto il funzionamento delle normali funzioni fisiologiche e agisce pesantemente su quel pezzo che è stato toccato nello specifico. In concomitanza, tutto quello che gli gira intorno subisce un problema o rallentamento.
Le strategie che il nostro corpo mette in atto per rispondere agli stimoli o agli “stress” sono tutte intimamente comandate dal nostro SNA. E quando parlo di stimoli o “stress” intendo QUALSIASI stimolo.
Faccio alcuni esempi:
• percepire e adattarsi al cambio di temperatura
• rispondere a un evento improvviso negativo
• assunzione di cibo o bevande
• lo sfioramento o il tocco da parte di qualcuno
• un suono fragoroso improvviso
• sentire un profumo o un odore intenso
• perdere l’equilibrio
Insomma, qualsiasi “evento” a cui siamo sottoposti genera una risposta autonomica indipendente dalla nostra volontà. Questo significa che se lo stimolo non è efficacemente percepito e la risposta adeguatamente elaborata possiamo incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Normalmente, il sistema nervoso autonomo è quello che sovrintende a molte funzioni del corpo, tipo il recupero della stanchezza e il sonno, la contrazione muscolare, le funzioni digestive, le con funzioni cognitive e tante altre, è una parte molto importante della nostra vita, è quello che la governa.
Quali domande facciamo per scoprire se il nostro sistema funziona?
ASPETTO DEL RECUPERO:
– Nel tempo è cambiata la qualità del vostro sonno.
– Vi svegliate più spesso durante la notte.
– Al risveglio rimanete assonnati a lungo.
– Gli allenamenti al mattino sono più pesanti di una volta.
– I dolori muscolari sono maggiori a parità di allenamento e periodo della preparazione della stagione.
– Il recupero tra le sedute di allenamento o nel post gara o peggio ancora da un infortunio è più lungo
di quanto vi aspettiate.
ASPETTO PRESTAZIONALE:
– avete cambiato strategie allenanti e nutrizionali, vi aspettate di essere più prestativi ma non lo siete,
anzi le vostre prestazioni calano.
– L’HRV che misurate tutte le mattine da più spesso valori che non consigliano di allenarsi intenso,
ma non sapete perché.
– Vi sentite più lenti nel comandare il vostro corpo.
– La qualità della contrazione muscolare e della percezione del gesto non è quella di prima.
– Faticate più di prima ad apprendere nuovi gesti tecnici o a modificarli.
– Restare concentrati a parità di intensità di esercizio richiede più sforzo e fatica.
– Avete dolori fisici persistenti in assenza di trauma o patologia.
– Lamentate respiro corto.
– Mani e piedi freddi.
– Rigidità a dita o braccia.
– Alterazioni a riposo del battito cardiaco.
– Vertigini.
– Formicolii alle dita
ASPETTO COMPORTAMENTALE:
– siete molto più irritabili, lunatici, passivi.
– Avete la tendenza ad isolarvi.
– Avete pensieri ricorrenti e rimuginate spesso.
– Avete ansie che prima non avevate.
– Vi sembra di procrastinare o trascurare le responsabilità.
– Siete più apatici.
– Faticate a provare piacere in seguito a fatti positivi.
– Avete peggiorato la vostra capacità di giudizio.
– Vi sentite in colpa ingiustificatamente.
Insomma, avete senza apparente motivo iniziato a manifestare dei comportamenti o dei pensieri che
prima non erano vostri.
ASPETTO NUTRIZIONALE:
Seguite il vostro piano nutrizionale con precisione ma:
– Adesso vi si gonfia più spesso la pancia.
– Non riuscite più a perdere grasso o a guadagnare muscolo.
– Avete sempre più voglia di cibo “consolatorio” di scarsa qualità ed alta densità energetica. (dolci,
fritti ecc.)
– Bevete la stessa quantità di acqua di sempre ma adesso vi capita di andare in bagno ad urinare molto
più spesso.
– Vi sembra di non avere energia sufficiente nonostante le calorie siano quelle giuste.
Avere anche solo tre risposte positive a questa domanda è indice di squilibrio del sistema nervoso autonomo (S.N.A.). Ci serviremo quindi della PPG (photopletismografia) per stabilire le strategie da applicare quotidianamente per il TOTALE RECUPERO dell’efficienza della vostra centralina e per poi successivamente AUMENTARNE le prestazioni al fine di ottenere i miglioramenti sportivi che desiderate.
Il PPG Stress Flow è una metodica di analisi non invasiva e di rapida esecuzione (circa 5 minuti). Vengono posizionati due sensori sugli indici delle mani, in modo da misurare la variabilità della frequenza cardiaca attraverso la pulsatilità delle terminazioni vascolari delle dita dei pazienti. La variabilità della frequenza cardiaca è considerata essere sintomo di salute. Al contrario, quando la frequenza cardiaca rimane fissa, c’è da preoccuparsi ed approfondire le cause di questa stabilità.
Il PPG Stress Flow di Biotekna consente di rilevare le seguenti frequenze:
High Frequency: rappresentano le dinamiche del sistema nervoso parasimpatico e di tutto l’asse colinergico
Low Frequency: rappresentano l’attività del sistema nervoso ortosimpatico (o simpatico)
Very Low Frequency: rappresentano tutte le retroazioni viscerali
L’obiettivo finale è quello di elaborare opportune strategie per recuperare il tono vagale, ovvero uno stato di calma e di relax associato ad un’elevata capacità rigenerativa dell’organismo, punto di partenza per garantire il benessere piscofisico del paziente.
L‘utilità di questo esame è quella di andare a fare una valutazione del sistema nervoso autonomo sia per la persona normale che non ha particolari problemi ma particolarmente per l’atleta di endurance, di sport molto faticosi come può essere la Ironman ultra-Trail Marathon e le ultramaratone, ciclismo, sci agonistico etc, etc.
Il PPG è anche predittivo dell’insorgere di eventuali malattie quali osteopenia (riduzione della matrice ossea), sarcopenia (riduzione e sofferenza della massa muscolare). Se noi non abbiamo una corretta alimentazione e continuiamo ad allenarci, sovra allenarci, recupereremo inevitabilmente i sali minerali e le sostanze laddove sono depositate, vale a dire nell’osso o nel muscolo.
L’atleta che si sottopone a questo esame dovrà fare delle cose molto semplici con lo stesso impegno che mette nell’allenamento. Si tratta di seguire una mini-routine, che comprende un lavoro sul sistema respiratorio, proprio perché il sistema respiratorio e il modo di respirare influenzano tantissimo il sistema nervoso autonomo, e una routine di azioni (che nulla ha a vedere con le sue tabelle che restano invariate) fatte in determinate fasce orarie, con una certa intensità nelle ore in cui il sistema nervoso autonomo lavora sui ritmi circadiani, modificando e gestendo quindi la secrezione di alcuni ormoni necessari al perfetto mantenimento dell’equilibrio e funzionali alla risoluzione dei problemi che le persone presentano. Il fatto che ci abbiano scelto atleti d’elite che hanno visto i loro risultati migliorare sensibilmente è una garanzia della bontà di questo lavoro
Un ringraziamento per questo articolo al Dr. Bruno Dell’Ara
Se volete approfondire l’argomento, contattateci al 3472473475.